Di Valeriè Tasso (tratto da “L’altro lato del sesso”)
Le Tigri Bianche sono un gruppo di donne taoiste che nella loro vita perseguono un obiettivo preciso: riconquistare la giovinezza e raggiungere l’immortalità spirituale. Questo obiettivo, secondo loro, si può raggiungere solo attraverso il sesso, visto che per la filosofia taoista quella sessuale è la forma di energia più potente che possediamo. Il problema è che la maggior parte di noi non sa sfruttare quest’energia. E sfruttarla in modo sbagliato non solo non ci è di alcun beneficio, ma può addirittura distruggerci. Contrariamente a come siamo abituati a vederlo noi, per le Tigri il sesso non rappresenta un fine in se stesso, ma un mezzo. Le donne che decidono di diventare Tigri Bianche si sottopongono a una formazione di nove anni, suddivisa in tre fasi di tre anni ciascuna. La prima è dedicata alla rigenerazione sessuale. Era questa la fase che mi interessava di più: la concezione del sesso sviluppata da questa società iniziatica femminile è assolutamente affascinante. Visto l’alone di segretezza pressoché assoluto, delle altre due fasi sappiamo molto poco. La seconda tappa corrisponde all’alchimia spirituale, e la meta finale è la filosofia contemplativa, l’unico sentiero che porta all’immortalità. Di fatto, sebbene esistano molte scuole di pensiero, questi tre concetti corrispondono alle tre diverse interpretazioni degli scritti ufficialmente accettati dal taoismo tradizionale.
Durante i primi tre anni, la Tigre si dedica a sedurre il maggior numero di uomini possibile per poter praticare la fellatio (vedremo che esistono altre pratiche sessuali, ma nessuna riveste la stessa importanza). Oltre che il modo più rapido ed efficace per assorbire l’energia sessuale maschile, per lei la fellatio è una pratica in grado di apportare una quantità di benefici a noi assolutamente sconosciuti.
Queste donne si fanno chiamare Tigri Bianche perché nella cultura cinese la tigre rappresenta l’animale più dominante della Terra. La tigre è il simbolo della donna e dello yin. L’attività delle Tigri Bianche ricorda da vicino quella delle tigri reali, che per riuscire a rimanere incinte devono accoppiarsi più di cento volte. Il che equivale a dire che le tigri femmine necessitano di una quantità di sperma di gran lunga superiore a quella di cui hanno bisogno gli altri animali. Il fatto di dover attrarre a sé molti maschi fa di loro delle grandi seduttrici. Siccome al maschio generalmente basta solo un accoppiamento, le tigri devono sfoderare tutte le loro armi per riuscire ad «adescare» altri maschi, leccandoli ed esibendosi davanti a loro. Al tempo stesso, le tigri femmine sono animali molto solitari, che si riuniscono socialmente solo in pochissime occasioni.
La tigre bianca o albina è un animale raro, e in genere viene rifiutato dalle altre tigri. Le Tigri Bianche si fanno chiamare così sia per il loro atteggiamento nei confronti degli uomini sia per la loro natura assolutamente fuori dal comune, che molti non comprendono. Per sottolineare questa identificazione con l’animale, si rasano completamente i peli del pube (anche per tornare ad avere il pube di una bambina) e si depilano interamente il corpo, ma non si tagliano mai i capelli.
Si dice – e Hsi Lai lo conferma nel suo libro – che seguendo le pratiche delle Tigri Bianche una donna possa ringiovanire da cinque a quindici anni, a seconda dell’età in cui intraprende il suo percorso di formazione. Ovviamente, prima inizia meglio è. Se una donna è vergine, il percorso sarà più breve: sei anni anziché nove. Anticamente, era abbastanza comune che l’iniziazione avvenisse intorno ai quattordici anni. Ma non è indispensabile. Dopo una formazione di nove anni, una donna di cinquanta può tranquillamente arrivare a dimostrarne venti o trenta di meno. In realtà, le Tigri Bianche sono donne assolutamente «naturali»; rifiutano la chirurgia estetica e qualsiasi tipo di cosmetico e ricorrono solo a prodotti esistenti in natura, alle tecniche yoga per riacquistare l’elasticità che avevano da bambine e alla fellatio. Sostengono che i loro metodi siano molto più efficaci e che alla lunga la chirurgia estetica deturpi il corpo e i tratti del volto. Al di là dell’aspetto fisico, però, il vero obiettivo di queste donne è tornare a sentire la stessa energia che avevano da adolescenti: una cosa che nessun chirurgo, nessun integratore vitaminico e nessun presunto elisir di giovinezza sono riusciti finora a ottenere.
Le pratiche sono finalizzate ad assumere il comportamento sessuale tipico dell’adolescenza, a raggiungere le condizioni fisiche di quella fase e a intensificare l’orgasmo. Il sesso, per loro, rappresenta questo: ludico e sano della gioventù, caratterizzato da un’esplorazione e da un’eccitazione reciproca senza limiti. Con il passare degli anni, la inizia a perdere estrogeni e si avvicina alla menopausa, momento di transizione inevitabile dalla giovinezza alla fase di invecchiamento. La menopausa coincide per molte con la perdita dell’appetito sessuale (anche se, personalmente, credo che si tratti più di un’opinione dei medici che non di un dato di fatto). Praticando un sesso estremamente ludico, le Tigri Bianche sollecitano continuamente la stimolazione sessuale, evitando così la scomparsa del desiderio. In questo modo riescono a ritardare al massimo la menopausa e, in alcuni casi, a farla addirittura scomparire (se è vero, mi iscrivo subito!).
Per poter mettere in pratica le cose che ha imparato, la Tigre Bianca ha bisogno di molti uomini. E più ne avrà a disposizione per esercitarsi, più energia riuscirà ad assorbire. Qui entra in scena la figura del Dragone Verde, il suo compagno di giochi. Nella cultura cinese, il dragone è l’animale dominante del cielo, simbolo maschile dello yang. La ricerca quotidiana di Dragoni Verdi è il compito principale della Tigre. E per convincere un Dragone Verde a sottoporsi ai suoi giochi sessuali, dovrà ricorrere a tutte le sue doti di stratega.
Il taoismo ortodosso prescrive la conservazione dell’energia sessuale maschile attraverso la ritenzione del seme (filosofia seguita anche dal Tantra); gli uomini, quindi, evitano l’eiaculazione. La Tigre Bianca, invece, si propone esattamente il contrario, e cioè che l’uomo eiaculi il più possibile per potersi nutrire della sua energia. È per questo che per molti seguaci del taoismo le Tigri rappresentano un pericolo. A loro volta, però, le Tigri sostengono che anche l’uomo può servirsi di questo tipo di rapporti per raggiungere l’immortalità.
Il Dragone Verde deve essere un uomo normale di qualsiasi età, ma non deve superare i sessantacinque anni (pervia della qualità del seme) né essere un taoista fanatico, per i motivi che abbiamo appena visto. Deve essere una persona gentile e matura, con la quale la Tigre possa sentirsi a proprio agio e creare un clima di fiducia; è assolutamente necessario stare alla larga dal «macho», che difficilmente accetterebbe il modo di fare della Tigre. Con i Dragoni Verdi la Tigre cercherà di divertirsi, ma per nessun motivo potrà innamorarsi di loro. Per questo, per non creare nessun tipo di legame sentimentale, sceglie uomini assolutamente estranei al suo mondo. La Tigre si lascia guidare molto dall’intuito: se al primo incontro un Dragone Verde le trasmette vibrazioni negative, non avrà nessun tipo di rapporto con lui. Se invece è pulito, educato e attraente, la Tigre potrà unirsi a lui fino a un massimo di nove volte. In questo modo il Dragone Verde non avrà la possibilità di affezionarsi troppo e la Tigre eviterà che lui voglia praticare qualcos’altro oltre la fellatio, per esempio il coito (più avanti vedremo perché questa pratica è sconsigliata). La Tigre può ricorrere senza indugi alla menzogna per far sì che i suoi incontri sessuali si limitino appunto a questo: a puri incontri sessuali, in modo che a volte fa credere al Dragone di essere sposata o impegnata per dissuaderlo dall’avviare una relazione seria di qualsiasi tipo.
Dopo essere andata nove volte con lui, non lo vedrà per sei settimane, il tempo necessario perché il Dragone si riprenda da tutte quelle fellatio «frenetiche» (a ogni incontro, la Tigre cerca sempre di far avere al Dragone tre orgasmi consecutivi, fino a farlo crollare esausto). Così eviterà anche che lui si affezioni troppo. Dopo questo periodo di riposo, la Tigre riprenderà a frequentarlo per altre nove settimane, e così via, fino a portare a termine i suoi tre anni di apprendistato.
La maggior parte delle Tigri Bianche che portano avanti l’apprendistato non hanno il tempo di lavorare e di guadagnarsi da vivere. Per questo, hanno bisogno di una specie di «mecenate», un uomo che le capisca, condivida i loro obiettivi, le sottoponga a una disciplina ferrea e sia disposto a mantenerle almeno per i primi tre anni di pratica. Quest’uomo è il Dragone di Giada, l’unico autorizzato ad avere con loro una relazione vera e propria. Di solito la Tigre e il Dragone di Giada non vivono insieme, e se lo fanno dormono comunque in camere separate.
Una volta alla settimana, lei gli chiede il permesso di dormire con lui e, nel caso in cui siano entrambi d’accordo, praticano diverse tecniche sessuali sottoposte a regole rigidissime, su cui varrà la pena di soffermarci più avanti. A differenza della Tigre Bianca, che pratica il sesso con molti uomini, il Dragone di Giada deve a lei una sorta di fedeltà implicita. Nei tre anni di formazione della Tigre, tutta la sua esistenza ruota attorno a lei e alle sue pratiche, da cui trae anche lui beneficio. In ogni caso, non imporrà mai alla Tigre niente che lei non voglia fare e non avrà rapporti sessuali con altre donne. In compenso, la Tigre dovrà informarlo di ogni incontro sessuale con un Dragone Verde e avere la sua approvazione. La relazione tra loro si basa sul reciproco accordo e sulla trasparenza assoluta. Il Dragone di Giada, infatti, assiste alle fellatio che la Tigre pratica sugli altri uomini. Assumendo il ruolo del voyeur, si eccita e produce sempre più sperma, evitando al tempo stesso di cadere nella routine sessuale che colpisce la maggior parte delle coppie. Questa complicità, più che un sinonimo d’amore, nasconde una meta molto più elevata: progredire insieme nel processo di riconquista della giovinezza.
La presenza del Dragone di Giada agli incontri fra la Tigre e un Dragone Verde viene sempre tenuta segreta. Il Dragone Verde non può sapere che c’è un’altra persona che guarda. Solo così la Tigre può sentirsi a suo agio ed effettuare in tutta tranquillità la fellatio, che in seguito condividerà nei particolari con il Dragone di Giada.
Mentre osserva di nascosto la coppia, questi è autorizzato a toccarsi ma non deve assolutamente eiaculare.
La relazione che si instaura fra la Tigre e il Dragone di Giada è una relazione talmente seria e complessa che quando la Tigre trova un possibile candidato per questo ruolo, chiede alla sua maestra un quadro astrale di entrambi per vedere se sono compatibili.
Dopo i tre anni passati insieme, possono separarsi o restare uniti. A deciderlo è la Tigre.
In alcuni casi, i Dragoni Verdi possono diventare Dragoni di Giada. Solitamente è la Tigre a proporglielo, nel caso in cui abbia soddisfatto tutti i suoi desideri durante i tre anni della formazione.
Parallelamente, un Dragone di Giada può diventare un maestro di Tigri (in genere, il ruolo spetta alle donne che hanno portato a termine i loro nove anni di formazione). In questo caso, assume anche lui il nome di Tigre Bianca, diventando il suo omonimo maschile. Molte Tigri Bianche, che non possono contare su un Dragone di Giada per mantenersi, si guadagnano da vivere come massaggiatrici.
Suonando il flauto di giada Per riferirsi alla fellatio, i cinesi ricorrono a una metafora: «suonare il flauto di giada». È l’attività sessuale più praticata dalla Tigre Bianca, in quanto ritiene che sia la più efficace per assorbire l’energia sessuale maschile.
La fellatio ha effetti positivi sulla salute che molti ignorano e che, se fossero presi in considerazione, spingerebbero molte coppie a introdurla nei loro giochi sessuali e a smettere di considerarla un atto «sporco». In realtà, la fellatio induce la secrezione di sostanze estremamente pulite: la saliva, lo sperma e il liquido seminale.
La fissazione delle Tigri nei confronti della giovinezza fa della fellatio la loro pratica prediletta, soprattutto per il risvolto simbolico, in quanto le riporta inevitabilmente all’infanzia. La psicoanalisi occidentale ha sempre considerato la fase orale come la prima tappa dello sviluppo della libido, durante la quale il desiderio sessuale e il desiderio di mangiare sono ancora indistinti. Lo sappiamo tutti, ma forse vale la pena di ricordarlo: i neonati succhiano sempre qualcosa. Appena vedono un oggetto, se lo mettono in bocca, perché, di fatto, la lingua è il primo ricettore sensoriale di cui si servono. Succhiare il pene ricorda da vicino l’atto di poppare dal seno materno o quello di succhiare il dito, il ciuccio o il biberon.
Quando entriamo nell’adolescenza, continuiamo a succhiare cose, per esempio la penna (che alla fine della lezione è completamente distrutta) ; alcuni iniziano a fumare, altri mangiano caramelle. Quello che conta è infilarsi qualcosa in bocca. Ci rassicura, perché ci ricorda i momenti felici in cui eravamo bambini ed eravamo protetti dal seno di nostra madre.
Come ho già spiegato, per recuperare l’infanzia perduta, la Tigre Bianca riproduce il comportamento di quando era neonata. Con la fellatio, torna a «poppare dal seno della madre».È dimostrato, inoltre, che succhiare il pene aumenta la circolazione sanguigna del volto, mettendo in moto muscoli facciali che si utilizzano solo raramente e facendo assumere alla pelle un aspetto più sano. Con il pene in bocca, poi, la Tigre Bianca non ha altra scelta che praticare la respirazione «naturale», vale a dire quella nasale, un tipo di respirazione più profonda che parte dall’addome. Da piccoli respiriamo tutti così; poi, con l’avanzare dell’età e dello stress, smettiamo progressivamente di farlo.
Il più delle volte respiriamo male, con la bocca, e questo ci espone a un’infinità di virus e batteri che potremmo tranquillamente evitare se praticassimo la respirazione nasale. Oltre ad avere conseguenze positive sul sistema immunitario, la respirazione profonda ha un effetto rilassante e può favorire il processo di meditazione. Il mio professore di yoga non si stanca mai di ripeterlo: «Il naso per respirare, la bocca per mangiare».
Le secrezioni indotte dalla fellatio di cui parlavamo prima hanno anch’esse i loro vantaggi: – La saliva è una grande fonte di nutrimento per il corpo, in quanto contiene proteine, calcio, potassio, eloro e sodio. Non ci pensiamo mai, ma la saliva è un ricostituente potentissimo, che penetra nel sangue attraverso lo stomaco e ripulisce l’intero organismo. Senza accorgercene, passiamo tutto il giorno a inghiottire saliva. Grazie all’azione di un enzima, il lisozima, la saliva contribuisce a eliminare i batteri che potrebbero aggredire la bocca, la lingua e la gola.
Quando la Tigre fa una fellatio a un Dragone Verde, gli bagna completamente i genitali e la zona fra le cosce, proprio come una tigre reale quando lecca il maschio prima di accoppiarsi con lui.
Il liquido seminale è la sostanza priva di spermatozoi che l’uomo produce prima di eiaculare. È detto anche «lacrime del Dragone». Per la Tigre Bianca questo liquido è estremamente benefico perché, se ingoiato, aiuta a riacquistare la giovinezza. Al contrario dello sperma, non viene prodotto in grandi quantità; ma più eccitato sarà l’uomo, più liquido seminale produrrà, e migliore sarà l’effetto per la Tigre Bianca.
Il seme è l’unione di liquido seminale e sperma. Per molti rappresenta qualcosa di sporco. In generale, la nostra cultura vede tutto quello che esce dal nostro corpo come un «escremento». In realtà non è affatto così. Il seme è una sostanza che contiene diverse proteine, oltre a vitamina C, calcio, ferro e fosforo. Spesso consiglio alle mie amiche di applicarselo sul viso: è un potente astringente, attenua le rughe, elimina le imperfezioni della pelle e le restituisce tutta la sua morbidezza. Non è un caso che i taoisti lo conservino con cura ed evitino di eiaculare durante ogni rapporto sessuale. Per loro, come per quelli che praticano il tantra, il seme e il sangue sono, in fondo, la stessa cosa. Si dice che per produrre una sola goccia di seme ci vogliano circa quarantanove gocce di sangue. Perdere il seme equivale a perdere energia. Per questo è così ambito dalla Tigre Bianca, non tanto per ingoiarlo, ma per spalmarselo sul corpo e sul viso con una tecnica detta «coagulazione».
La Tigre Bianca fa sempre molta attenzione al colore e alla densità del seme. Il raggiungimento del suo obiettivo, infatti, dipende direttamente dalla qualità della sostanza. Per questo, si guarda bene dal rivedere un uomo con un seme grigiastro, chiaro sintomo di malattia. Se il seme è troppo chiaro, invece, significa che l’uomo è alcolizzato o si masturba troppo. La masturbazione è malvista, ma non per ragioni morali: semplicemente, diminuisce la qualità del seme. Un uomo che si masturba troppo finisce per eiaculare soltanto liquido seminale. Il seme ideale è quello bianco e denso.
Nelle prossime pagine spiegherò le tecniche della fellatio sviluppate dalle Tigri Bianche nel corso degli anni e descritte da Hsi Lai nel suo libro. Ovviamente, non è necessario essere una Tigre per mettere a frutto i seguenti consigli e procedimenti.
Durante l’incontro con un Dragone Verde, la Tigre Bianca osserva scrupolosamente alcune regole affinchè l’atto della fellatio risulti il più proficuo possibile e le faccia ottenere il massimo di energia sessuale maschile. Il primo obiettivo consiste nel creare un’atmosfera che stimoli il desiderio e l’eccitazione.
Davanti al Dragone Verde, la Tigre non si spoglia mai completamente. Più che mostrare, vuole alludere. Così facendo, evita anche di piacergli troppo. Per esempio, mostra solo i seni. Anticamente, le Tigri Bianche si dipingevano le labbra solo a metà perché la loro bocca sembrasse più piccola e l’uomo avesse l’impressione di avere un pene più grande. Ignoro se continuino a farlo, ma si tratta di un espediente molto ingegnoso. I registi di film porno prendano spunto!
La Tigre Bianca indossa vestiti a collo alto o si adorna con collane o altri oggetti che facciano sembrare il collo più lungo. Così, riesce ad attirare
l’attenzione dell’uomo esclusivamente sul volto. A quel punto la Tigre si inginocchia per procedere alla fellatio. Questo permette all’uomo di vedere sempre quello che sta facendo e quindi di eccitarsi ancora di più. La Tigre prende fra le mani il pene eretto dell’uomo e inizia a tirarlo dolcemente verso il basso, stimolando così un maggiore afflusso di sangue che serve a potenziare l’erezione e quindi a far produrre più seme.
La fellatio può essere praticata in tanti modi diversi. Per esempio, la lunga chioma della Tigre Bianca può tornare davvero utile. La Tigre avvolge il pene del Dragone Verde con un ciuffo di capelli bagnato di saliva e inizia a spingerlo verso l’alto e verso il basso. I capelli hanno un effetto molto stimolante sui genitali dell’uomo. A volte, lei si fa una coda o una crocchia a cui l’uomo possa afferrarsi con forza. Oltre a trasmettere al Dragone Verde una sensazione di potere, assicura alla Tigre Bianca un massaggio ai capelli fantastico. Non dimentichiamo che le Tigri sono molto vanitose, e appena possono sfruttano il sesso per diventare ancora più belle.
Un modo di eccitare moltissimo il suo Dragone Verde e di produrre grandi quantità di saliva è infilarsi il pene quasi fino in gola. Non si tratta di morire soffocata, però quando ce l’ha in bocca, la Tigre Bianca si provoca dei conati, senza smettere di gemere per far credere al Dragone Verde che la cosa le piace. La saliva è importante, perché permette, inumidendosi la zona fra le cosce, di ridurre la temperatura di quella parte del corpo. Il calore ai genitali può diminuire la produzione di sperma e le sue proprietà. E come abbiamo visto, la Tigre Bianca mira alla massima quantità e alla massima qualità dello sperma.
Durante la fellatio, la Tigre mette in atto alcune tecniche di visualizzazione e di respirazione estremamente rigorose. Per prima cosa, stringe le gambe per ritrarre la vagina e non disperdere energia sessuale (qi). Dopo nove respiri profondi, inizia a ruotare la lingua attorno al glande del Dragone Verde, in senso orario. Così facendo, assorbe il liquido seminale che l’uomo produce prima di eiaculare. Quando lui è vicino all’orgasmo, la Tigre tira fuori il pene dalla bocca e si allontana di cinque-dieci centimetri, tenendo gli occhi fissi sul glande. A quel punto, un momento prima dell’eiaculazione, si concentra sull’energia del Dragone Verde, immaginando che le
penetri dalla nuca. Per facilitare il processo di visualizzazione, la Tigre chiude gli occhi e li rivolta verso l’alto, come se stesse osservando il proprio cervello. A quel punto lascia che il seme le sgorghi sul viso o sul corpo e lo fa asciugare, come se fosse una maschera.
Nel frattempo, la Tigre si rinfila il pene in bocca e ripete la serie di nove respirazioni succhiandolo, poi passa nuovamente la lingua attorno al glande, sempre in senso orario. A quel punto, trattiene la saliva prodotta e si ritira per meditare. Di solito il Dragone Verde la lascia meditare in pace, completamente spossato dall’orgasmo violento che ha appena raggiunto. Questo momento di quiete è tanto importante quanto l’atto della fellatio. Se dopo aver eiaculato un Dragone Verde non lascia in pace la Tigre, lei non lo rivedrà più.
Poi la Tigre si toglie la maschera di seme con un panno impregnato di succo di cetriolo (più avanti approfondiremo l’importanza di questo vegetale nelle cure quotidiane della Tigre). Quindi passa lo stesso panno sul membro del Dragone Verde, lo aiuta a vestirsi e si congeda da lui.
Ci sono situazioni in cui la Tigre Bianca non pratica la fellatio, per esempio quando il pene del partner presenta piaghe o ferite. Anche in questo caso, comunque, non rinuncia al rapporto, e ricorre a tecniche manuali: afferra la base del membro con una mano e con l’altra inizia ad accarezzarlo, verso l’alto e verso il basso, con un movimento a spirale o ruotando il polso. A volte, per le carezze, si serve di oli speciali.
Un’altra tecnica molto eccitante consiste nel tenere il pene tra le mani e nell’iniziare a sfregarlo con i palmi, molto lentamente e senza interruzioni, come se stesse accendendo un fuoco con un pezzo di legno. Per un effetto ancora più potente, la Tigre può infilare l’anulare sinistro nell’ano del Dragone Verde per stimolargli la prostata (quello che gli occidentali conoscono come il punto P) e stringere la base del pene con la stessa mano, accarezzandogli con la destra il glande cosparso d’olio.
Durante un incontro, la Tigre cerca di produrre nell’uomo tre orgasmi consecutivi. Nel frattempo, cerca di raggiungere il maggior numero di orgasmi possibili. Il suo obiettivo primario di sfruttare l’energia a fini spirituali, infatti, non esclude affatto il piacere sessuale.
Dopo il rapporto, la Tigre racconta al suo Dragone di Giada l’esperienza che ha appena vissuto e a cui lui ha assistito senza destare il minimo sospetto nel Dragone Verde. È il loro modo per evitare di cadere nella routine sessuale di cui sono vittime molte coppie. Altre pratiche sessuali delle Tigri Il coito Sebbene questa pratica sessuale non le dispiaccia affatto, la Tigre Bianca fa di tutto per evitarla. La fellatio è l’unico modo che ha di tornare alla prima giovinezza, quella in cui i bambini giocano e si toccano. La penetrazione è considerata un atto sessuale più adulto. Il coito, inoltre, impedisce la ventilazione dei genitali dell’uomo, rischiando di far aumentare il calore nella zona dei testicoli e di ridurre quindi la produzione di sperma. La Tigre preferisce la fellatio, perché le da modo di controllare meglio quella parte del corpo. Per di più, è convinta che il coito sia pericoloso per il corpo della donna, perché accorcia la vita. L’uomo può essere molto brusco e impetuoso, rischiando involontariamente di danneggiare la zona dei genitali. Non sempre, durante l’atto sessuale, la vagina è lubrificata, e questo può provocare danni irreparabili ai tessuti vaginali. Per non parlare, poi, del rischio di contrarre una malattia venerea, sebbene all’uomo sia vietato eiaculare nella vagina della Tigre Bianca e lei pretenda l’uso del preservativo. A volte, comunque, alcune di loro possono sentire il bisogno di entrare in uno stato di simbiosi con qualche Dragone Verde o con il proprio Drago di Giada, e provare il desiderio di essere penetrata. In questo caso, per limitare al massimo i danni provocati dal coito, la Tigre Bianca ricorre a un prodotto a base di erbe che ha la funzione di contrarre la vagina. Questo prodotto viene utilizzato sia per ostacolare l’ingresso del pene e dissuadere l’uomo dal penetrarla, sia per dargli la sensazione di starla sverginando, aumentando così la sua eccitazione. Se durante la penetrazione la Tigre sente molta resistenza, può sempre dire al suo compagno che le fa male e tornare così al rituale della fellatio.
Se invece prosegue con il coito, la Tigre Bianca si sdraia sotto di lui nella posizione del missionario, e chiede all’uomo di afferrarla per la vita o di infilarle le mani sotto le natiche; poi, con una mano, afferra il pene e si infila il glande in vagina. Con il pene stretto nella mano, la Tigre Bianca impedisce all’uomo di entrare troppo in profondità. Al tempo stesso, questo le permette di stimolarsi la clitoride fino a raggiungere l’orgasmo. Quando raggiunge l’apice, la Tigre torna immediatamente alla fellatio. L’uomo non può eiaculare dentro la Tigre, e nemmeno dentro il preservativo. Può farlo solo con la fellatio. Altrimenti la Tigre non può beneficiare del suo seme.
La Tigre si protegge costantemente la vagina secernendo molti fluidi. Queste secrezioni servono a pulire e a purificare la vagina. Il sesso anale È un’altra variante che la Tigre Bianca può essere disposta a praticare, in quanto è convinta che il sesso anale, se fatto con dolcezza, trasmetta parecchia energia. Il problema dei rapporti anali è che molte volte il dolore le impedisce di provare piacere. Come nella penetrazione vaginale, quindi, l’atto si limita solo all’introduzione del glande, che l’uomo dovrà eseguire senza fretta e con molta delicatezza.
Nel retto si trova la ghiandola che gli induisti chiamano Kundalini e che contribuisce anch’essa a far riacquistare la giovinezza. Attraverso una serie di esercizi mirati a rafforzare i muscoli dell’ano, la Tigre Bianca riesce a stimolarsi da sola la Kundalini e a provare meno dolore durante l’atto sessuale.
Quando il glande penetra nell’ano della Tigre, a muoversi è soltanto lei (e non l’uomo), facendo oscillare avanti e indietro le natiche con estrema lentezza. Così, il glande sfiora delicatamente la ghiandola della Kundalini.
Anche in questo caso, il Dragone Verde non è autorizzato per nessun motivo a eiaculare dentro la Tigre Bianca. Le orge La Tigre Bianca può partecipare a sessioni di sesso di gruppo, ma non deve mai abusarne. Giochi di questo tipo non sono assolutamente obbligatori; nel caso in cui lei ne abbia voglia, comunque, potrà praticarli, ma non più di una volta ogni nove mesi, per via dell’enorme quantità di energia generata. La Tigre deve essere sempre l’unica donna, e con un minimo di tre uomini, il Dragone di Giada e due Dragoni Verdi. I Dragoni Verdi presenti non devono per forza essere gli stessi con cui la Tigre Bianca pratica abitualmente la fellatio.
L’organizzazione dell’orgia spetta al Dragone di Giada, che non dirà nulla alla compagna per farle una sorpresa. Durante un’orgia, la Tigre pratica diverse fellatio e induce negli uomini il maggior numero possibile di orgasmi. Il cunnilingus Generalmente, la Tigre Bianca raggiunge l’orgasmo attraverso la stimolazione manuale della clitoride. Tuttavia, in alcuni casi può accettare di farsi stimolare oralmente dai suoi Dragoni Verdi, a condizione che la portino all’orgasmo e non si interrompano per nessun motivo fino a quando non l’ha raggiunto. Oltre alla stimolazione orale, la tecnica utilizzata dal Dragone Verde consiste nell’accarezzarle la clitoride con movimenti circolari dell’indice, infilando e tirando fuori la lingua dalla vagina a ritmo sostenuto. La stimolazione sessuale generata dalle carezze del dito e dal movimento della lingua è molto intensa. In questo modo la Tigre produce grandi quantità di fluido vaginale, fornendo al Dragone Verde una sostanza nutritiva ricca di proprietà curative, a cui si attribuisce anche il potere di ringiovanire.
Per beneficiare di questi flussi vaginali, molte Tigri Bianche hanno rapporti sessuali con altre donne. La cosa non solo non è malvista, ma costituisce una pratica tradizionale caldamente incoraggiata, visto che yin e, secondo il tao, due yin si rafforzano a vicenda. Grazie ad alcuni esercizi per potenziare l’elasticità le Tigri Bianche riescono, dopo un po’ di tempo, a praticarsi da sole il cunnilingus, raggiungendo la flessibilità che avevano durante l’infanzia, quell’infanzia che cercano a tutti i costi di rivivere attraverso il sesso.