La donna romana. Adulterio, sessualità e sport
Durante l’Impero, inevitabilmente, con grande scandalo e disapprovazione degli intransigenti moralisti come Giovenale, la donna emancipata assume la stessa libertà sessuale degli uomini. Ancora non si parla degli adultèri come un problema sociale ma sono certamente così frequenti che Giovenale considera normale avvertire un amico che ha invitato a cena di mettere da parte le amarezze quotidiane, soprattutto quelle che gli derivano dal fatto che la moglie esce di casa alle prime luci del giorno e vi torna a notte fonda «con le chiome scompigliate e col volto e con le orecchie tutte accese di pruriginosa libidine».
A distanza di secoli, un esemplare di donna più moderna e spregiudicata compare dunque nella Roma imperiale, dove una certa emancipazione femminile, che vede gladiatrici e sportive, adultere, vedove allegre e ninfomani mai sazie di sesso, e perfino crudeli matrone che comandano ai mariti di crocifiggere uno schiavo, suscita lo scandalo e lo…
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