Schiava mia (1923)

Schiava mia, tiemimi. Amami. Schiava mia!

Sono con te il tramonto più ampio del cielo,

e in esso la mia anima spunta come una stella fredda

Quando da te si allontana i miei passi tornano a me.

La mia stessa frustata cade sulla mia vita

Sei ciò ch’è dentro di me ed è lontano

Fuggendo come un coro di nebbie inseguite.

Vicino a me, ma dove? Lontano, ciò ch’è lontano

e ciò che essendo lontano cammina sotto i miei piedi

L’eco della voce oltre il silenzio

E ciò che nella mia anima cresce come il muschio sulle rovine.

 

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