Per il fatto
di essere poeti
la morte ci discerne
lasciandoci in amore a vita,
ma l’amore
per noi
non è curiosità…
è un miracolo,
è un pianista con due destre,
un giocoliere a quattro braccia
e ciò che gli altri dicono di noi
è negligenza
per non sapere,
per non capire,
che gli eletti siamo noi
legati agli occhi,
alle carezze,
al mare,
al tepore dei nostri corpi
pieni e sudati di stille di rugiada
che è l’essenza,
tintura madre
di un sentire,
sintesi paradisiaca del nostro orgoglio
di non poter morire
per non essere,
per voi,
mai nati.
Ciao, amo la poesia e tornerò a leggere le tue. Questa mi è piaciuta molto; hai fatto un quadro preciso del poeta.
Buon pomeriggio e grazie di essere passata da me anche se non hai commentato la poesia di Tiziana che forse conosci.
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