Se nella civiltà orientale abbiamo quindi una chiara esplicitazione degli aspetti sessuali dell’amore, nella civiltà occidentale invece abbiamo quella che in tempi recenti è stata definita la “congiura del silenzio”: gli aspetti propri della sessualità vengono taciuti, avvolti nel silenzio. In genere l’atto sessuale non viene indicato esplicitamente ma con un eufemismo: giacere, stare a letto, stare insieme, conoscere (termine biblico) e infiniti altri più o meno allusivi che assumono un significato sessuale solo dal contesto del discorso. Il grado di silenzio varia a seconda le epoche: nel mondo greco era meno accentuato che in quello romano, in genere nel mondo classico meno forte che in quello cristiano, e contrariamente quello che generalmente si crede, nel medioevo si era molto più espliciti che in età moderna. Forse l’età di maggiore censura è stato l’Ottocento nella così detta Età Vittoriana. Abbiamo quindi una notevole varietà di situazione: tuttavia anche nelle epoche più “liberali” operava una rigida censura: abbiamo nei miti greci tante situazioni erotiche che scandalizzarono fortemente i cristiani ma in effetti non abbiamo mai descrizioni di atti sessuali. Vero è che non mancano pitture di atti sessuali ma solo in luoghi destinati probabilmente a tale scopo, come ad esempio nei lupanari (le case di tolleranza nell’epoca romana).
Diversa la situazione in Oriente: la tendenza generale non è quella di nascondere i particolari dell’atto sessuale che vengono raffigurati non solo nei lupanari ma anche nei templi: inimmaginabile una cosa del genere in una chiesa cristiana.
La nostra civiltà ha problemi diciamo con la rappresentazione del sesso: o assume caratteri tra il sacro e l’ossessivo (marito e moglie copulanti “non lo fo per piacer mio ma per dare figli a Dio”) o diventa qualcosa di trash, l’ennesima merce da vendere, possibilmente per farne scandali.
O è sacro, o è assolutamente profano brutto sporco e cattivo.
Forse per questo nel III millennio ancora la contraccezione è un mezzo tabù, spopolano i guaritori di gay e i pestatori omofobi, lo stupro avviene generalmente in casa (ma se tua figlia ha perso la verginità fuori dal matrimonio puoi sempre inventarti una violenza ad opera di Rom, ché quella è una deflorazione ammissibile) e le relazioni amorose degenerano in morte in 150 casi l’anno….
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Ciao Faunita
Ti ringrazio per il commento e l’osservazione acuta.
Di certo questo spazio cerca di abbattere queste barriere .
A presto
Fiorella Iridediluce
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A volte mi domando: le signore tanto per bene (sfortunatamente spesso simili a caricature di Eva Braun, con quei lineamenti un po’ torti e i capelli un po’ troppo cotonati) che amano la sottomissione, fare la conserva di more per il marito, pregare domineddio ed insegnare catechismo ai figli….. non è che sotto spoglie di quasi-frigide o un poco disgustate dal sesso e, al contempo, desiderose di quella libertà (anche sessuale) che sperano di abbattere a colpi di avemaria o (l’ho sentito veramente dire dalla classica casalinga (dis)integrata che preferiva due ceffoni dal marito a rompere un matrimonio preservando la salute mentale dei figli ma rischiando di finire a fare la colf in concorrenza con la propia collaboratrice domestica rigorosamente al nero) di “non potete dormire insieme se non siete sposati!!!!!”….
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